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Chirurgia del lobo auricolare - Correzione dell'orecchio bifido

L’orecchio bifido, altrimenti conosciuto come “split” del lobo, rappresenta un problema molto diffuso che colpisce le donne e gli uomini. Nella maggior parte dei casi si tratta di una deformità (perforazione/lacerazione) non congenita, dunque acquisita a seguito di traumi o infezioni di diversa entità.

In questi casi si ricorre ad un intervento chirurgico ambulatoriale poco invasivo che viene eseguito in anestesia locale e dura pochi minuti. Si tratta di un intervento indolore con esiti cicatriziali minimi e un post – operatorio pressoché irrisorio (si può fare ritorno immediatamente alle abituali attività lavorative).

Durante l’operazione la naturale forma del lobo viene ripristinata con l’ausilio di punti di sutura che devono rimanere in sede per una o due settimane.

È possibile trattare entrambi i lobi delle orecchie nella stessa seduta. Il lobo riparato non presenterà alcuna apertura; è opportuno riforare il lobo a scopo estetico, senza intaccare il tessuto cicatriziale, almeno dopo 3 - 6 mesi dall’intervento, iniziando ad indossare orecchini di piccola dimensione. In questo modo diminuirà drasticamente la probabilità di recidiva.

Le complicanze, escluse quelle che si possono teoricamente verificare in ogni tipo di chirurgia, sono rare e solitamente consistono in piccole infezioni eventualmente trattabili con adeguate terapie antibiotiche.

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